Cerca
Close this search box.

Un nastro trasportatore in autostrada: la proposta giapponese contro la crisi della manodopera

Condividi

Il Giappone, come tutto il mondo industrializzato, sta affrontando una crisi sistematica nel settore dei trasporti e della logistica a causa della carenza di manodopera

Per risolvere questo problema, il Ministero del Territorio, delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Turismo ha proposto un progetto innovativo: la costruzione di un’autostrada automatizzata a nastro trasportatore, battezzata Autoflow-Road.

Autoflow-Road, il progetto

L’Autoflow-Road è un’autostrada dotata di nastro trasportatore progettata per trasportare merci tra le città di Tokyo e Osaka. Questa particolare infrastruttura si dovrebbe estendere per oltre 310 miglia (circa 500 km) e sarebbe operativa 24 ore al giorno. 

Il progetto prevede la costruzione di una vera propria autostrada con una serie di nastri trasportatori sia in superficie, su una banchina divisoria tra le carreggiate, sia sotto terra, in un tunnel sotto la carreggiata. I nastri di superficie trasporterebbero merci di minore dimensione rispetto a quelle posizionate nel sottopassaggio.

Secondo il ministero, questa autostrada potrebbe trasportare, in un giorno, tante merci quante ne smuoverebbero 25.000 TIR.

Come nasce l’Autoflow-Road?

La proposta dell’Autoflow-Road è stata presentata durante un recente incontro del Ministero del Territorio, delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Turismo del Giappone. La necessità di questa soluzione è emersa a causa delle nuove normative che limitano le ore di straordinario per i camionisti a 80 ore mensili, entrate in vigore il 1° aprile. 

Si tratta di normative che mirano, giustamente, a migliorare le condizioni di lavoro, ma, al contempo, rischiano di mettere sotto pressione il sistema logistico del paese, già vessato da una una cronica carenza di manodopera.

Vantaggi e svantaggi del progetto

Uno dei principali vantaggi dell’Autoflow-Road è, come facilmente intuibile, la capacità di alleviare la carenza di manodopera nel settore dei trasporti: con oltre il 90% delle merci del Giappone trasportate su strada, questa autostrada automatizzata potrebbe ridurre significativamente la dipendenza dai camionisti. 

Inoltre, il progetto potrebbe contribuire a ridurre le emissioni di gas serra, migliorando così l’impatto ambientale del settore logistico nipponico.

Oltre ai potenziali benefici, il progetto Autoflow-Road presenta anche alcune criticità. La mancanza di standardizzazione nel settore e le pratiche radicate nelle abitudini potrebbero ostacolare l’implementazione del progetto. Inoltre, alcuni autisti si oppongono ai limiti stessi sugli straordinari a causa di potenziali riduzioni salariali, il che potrebbe creare resistenze all’adozione di questa nuova infrastruttura, forse anche per il timore corporativo di essere un giorno messi da parte in favore della soluzione tecnologica.

La fattibilità dell’Autoflow-Road

Il costo stimato per la costruzione dell’Autoflow-Road è di 508 milioni di dollari (80 miliardi di yen). Attualmente, il progetto è nelle prime fasi di considerazione e non è stata ancora stabilita una tempistica per la costruzione. 

La fattibilità del progetto dipenderà dalla capacità del governo di superare le problematiche legate alla standardizzazione e all’adozione da parte degli operatori del settore.

L’Autoflow-Road rappresenta una soluzione innovativa e potenzialmente rivoluzionaria per affrontare la crisi della manodopera nel settore dei trasporti e della logistica in Giappone. Se implementato con successo, questo progetto potrebbe non solo migliorare l’efficienza del trasporto merci, ma anche contribuire a un futuro più sostenibile dal punto di vista ambientale

Tuttavia, la sua realizzazione richiederà un impegno notevole da parte del governo e degli operatori del settore per superare le criticità e le resistenze esistenti, comprese le dovute rassicurazioni al settore dell’autotrasporto.

Ti potrebbero interessare