Il porto di Amburgo spinge sul Cold Ironing: iniziata l’alimentazione elettrica di mercantili e portacontainer attraccati in banchina.
Amburgo, città di per sé nota per il suo spirito innovativo e sostenibile, ha recentemente fatto un altro passo avanti nel settore marittimo.
Il Porto di Amburgo ha iniziato a fornire energia elettrica da terra – il cosiddetto shore-side power – alle navi cargo attraccate e non più solo alle navi da crociera.
Si tratta di un’iniziativa che segna un’importante svolta verso la riduzione dell’impatto ambientale delle operazioni portuali.
Che cosa si intende per shore-side power?
Con “shore-side power” ci si riferisce alla pratica di fornire energia elettrica alle navi attraccate direttamente dalla rete di distribuzione terrestre.
Questo permette alle navi di spegnere i motori ausiliari e di ridurre significativamente le emissioni di gas serra e di inquinanti atmosferici durante la permanenza in porto: il taglio di ciascun inquinante è di circa il 90%, mentre delle emissioni di gas serra è del 50%. Senza contare la diminuzione drastica di rumore, vibrazioni e di usura per i motori.
Il processo, noto anche come “cold ironing”, è una soluzione ecologica che sta guadagnando popolarità nei porti di tutto il mondo, che però si mostrano spesso titubanti di fronte agli investimenti ed agli adeguamenti infrastrutturali richiesti per rendere le banchine adatte al servizio.
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Nel Porto di Amburgo, questa tecnologia non è più un concetto astratto ma una realtà operativa. Con un investimento di circa 13 milioni di euro, di cui la metà finanziata dal governo tedesco, il porto ha installato impianti che possono erogare fino a 7.5 MVA di potenza per attracco.
Questa energia proviene da fonti rinnovabili e rappresenta un passo significativo verso la riduzione della carbon footprint del settore marittimo.
Il momento storico per lo scalo tedesco è stato segnato dall’arrivo della Vasco de Gama, una nave portacontainer della compagnia CMA CGM, la prima a utilizzare il cold ironing presso il Container Terminal Hamburg (CTH).
L’evento non solo dimostra l’impegno di Amburgo verso un futuro più ‘verde’, ma stabilisce anche un precedente per altri porti europei nel perseguire pratiche simili.
Si può dire che, in questo momento, il Porto di Amburgo stia guidando la transizione verso un’industria marittima più pulita e sostenibile.
È prevista infatti un’espansione del servizio nei prossimi mesi, con l’Autorità Portuale tedesca pronta a commissionare ulteriori strutture – in pole i terminal container Burchardkai e Altenwerder – e ad ampliare gradualmente la gamma di servizi offerti, mentre sono in programma ulteriori test di integrazione delle navi e ispezioni tecniche per verificare il collegamento di sempre più vascelli.
Con l’espansione prevista delle strutture di shore-side power e l’obiettivo di dotare tutti i grandi terminal di queste connessioni entro il 2025, Amburgo si posiziona dunque come un modello di innovazione e responsabilità ambientale nel panorama portuale europeo.