Cerca
Close this search box.

India, l’ambizione di diventare un pivot logistico

Condividi

L’India è da oltre trent’anni una promessa industriale additata come in rapida ascesa, favorita – e al contempo zavorrata – da un mercato interno di enormi proporzioni, ma un vero cambio di passo sullo scenario internazionale dei commerci lo sta vivendo proprio da un anno a questa parte.

Protagonista è, infatti, la significativa crescita che l’India sta vivendo nei trasporti aerei e in quelli marittimi, che da impulso a sua volta ad uno sviluppo interno di infrastrutture e regolamentazioni. Di fatto, l’India si è trovata improvvisamente a poter cavalcare a proprio favore lo spostamento di tonnellate di merci in viaggio dalle tipiche rotte Asia-Europa-USA ad altre nate per compensare gli embarghi nei confronti di Russia e Iran, dapprima, ed il restringersi dei passaggi da Suez, poi.

Soprattutto, l’india – come il Bangladesh – si è ritrovata in una posizione ideale per fornire appoggio – il cosiddetto transhipment – nei confronti delle portacontainer che dai porti cinesi si recano, sempre più numerose, verso le coste dell’America Latina

Quindi, in una moderna riedizione del detto ‘mors tua, vita mea’, proprio le tensioni tra Occidente e Oriente, con le nuove rotte nate dopo la crisi del Canale di Suez e gli interessi della Russia nella ricerca di nuovi mercati dopo le sanzioni dell’UE e degli USA, stanno fornendo un assist allo sviluppo logistico dell’India, che si inserisce in quel tentativo di spostamento degli equilibri economici mondiali verso i BRICS che vede in Pechino l’ago della bilancia e in Nuova Delhi un calibro ‘da 90’.

Lo scenario logistico in India

Venendo ai dati, l’India ha registrato una crescita industriale notevole nel 2024, con un aumento del +5.2% del suo indice di produzione industriale rispetto all’anno precedente. 

Questo progresso deve dire grazie ad investimenti che hanno portato a miglioramenti in svariati  settori manifatturieri ed energetici. Come conseguenza, la crescita industriale interna ha stimolato la domanda di trasporto merci, aereo come marittimo, nonché la domanda di passaggi in stiva internazionali.

Vedendo aumentare i collegamenti tra i porti indiani e quelli di altri Paesi asiatici e del continente americano, l’export di Nuova Delhi ha infatti spinto perché le relazioni commerciali verso l’estero aumentassero la propria portata.

D’altronde, l’industria indiana, secondo gli stessi attori nazionali, deve ancora sfruttare appieno il suo potenziale: il 2024 ha mostrato, per esempio, un aumento della domanda per i prodotti di abbigliamento made in India, sospinta in parte dalla crisi subìta dalla catena di approvvigionamento del vicino Bangladesh. I recenti dati rilasciati dall’Apparel Export Promotion Council (AEPC), parlano di un aumento del +13%, su base annua, a dicembre 2024, che probabilmente avrebbe potuto essere più alto se la logistica indiana fosse stata più perfomante. 

Il fronte del trasporto aereo merci

È coerente con quanto detto il fatto che il settore del trasporto aereo merci in India abbia assistito ad un 2024 in significativa crescita. 

Secondo l’International Air Transport Association (IATA), la domanda globale di cargo aereo è aumentata dell’11.3% nel 2024, con l’area Asia-Pacifico che ha registrato la crescita più alta, del +14.5%. In questo scenario si colloca l’aumento del +19% su base annua della sola domanda di trasporto aereo cargo indiana nel 2024, quindi superiore ai tassi medi globali e dell’Asia-Pacifico.

In India, la domanda sostenuta di traffico aereo è stata alimentata dall’aumento delle spedizioni di e-commerce, il che significa anche l’allargamento della platea di consumatori che hanno accesso al web e che fanno acquisti online, e dai prodotti farmaceutici.

La crescita annuale totale del tonnellaggio gestito dagli aeroporti indiani è stata del +14%, con i flussi domestici cresciuti tra il +6% e il +8% ed un aumento della capacità dell’8%.

I dati si riverberano anche sullo scenario dei principali aeroporti, tutti in crescita in qualche settore secondo il Database Capacity Live Rotate: Mumbai, che registra il +17% di volumi internazionali, Bengaluru, con il +23% di volumi internazionali, Delhi, che fa notare un +7,7% di capacità e Hyderabad, che incrementa anch’esso la capacità del 18,2%.

Per cavalcare l’onda positiva portata dalla crescita della domanda di trasporto aereo cargo, il governo indiano ha investito significativamente nell’infrastruttura destinata al settore. Ad esempio, l’aeroporto di Guwahati, il maggiore centro urbano dell’India nordorientale, ha visto una crescita del 35% nel traffico di cargo domestico e sta pianificando la costruzione di un nuovo terminal integrato per supportare l’e-commerce e le esportazioni locali. Allo stesso modo, è attesa l’inaugurazione del Navi Mumbai International Airport, prevista per i primi di aprile, con lo scopo di   potenziare la capacità di gestione dei flussi di carico nella regione.

Inoltre, il governo ha introdotto un programma, denominato “PM Gati Shakti”, per migliorare l’integrazione multimodale dei trasporti.

infine, anche gli investimenti privati promettono di voler consolidare lo scenario positivo: IndiGo e Air India, le principali compagnie aeree private indiane, oltre ad aver registrato a loro volta record mensili di carico (IndiGo parla di circa 37.000 tonnellate in ottobre), hanno avviato consistenti espansioni della flotta, nell’ordine del centinaio di aeromobili.

Trasporti marittimi di merci containerizzate

Il grande protagonista della crescita logistica dell’ultimo anno è, ovviamente, il settore dei trasporti marittimi di merci e di container. Le nuove rotte marittime, nate dopo la crisi del Canale di Suez, hanno permesso un aumento delle spedizioni verso e dall’India. Inoltre, la Russia, cercando nuovi mercati dopo le sanzioni dell’UE e degli USA, ha intensificato i suoi scambi proprio con l’India, contribuendo alla crescita del traffico marittimo.

La cartina di tornasole è data dai volumi di traffico gestiti dai principali porti dell’India, che hanno gestito 72,2 milioni di tonnellate metriche di carichi a dicembre 2024, registrando una crescita del +3,22% rispetto a novembre ed essendo il 2,7 % in più rispetto al biennio 2023-’24; ciò malgrado i volumi di carbone, che rappresentano oltre il 12% di tutte le merci in transito negli scali portuali indiani, e di greggio abbiano registrato una decisa diminuzione rispetto al passato.

Il dato forte è, infatti, la crescita dei container che trasportano beni di altro genere, ossia beni ‘finiti’, spostando qualitativamente il mix di merci in transito da prodotti ‘di sussistenza’ ad altri definibili ‘di consumo’: i volumi di container, che rappresentano il commercio di beni finiti e costituiscono un quarto di tutte le merci, sono aumentati del 17% nel solo mese finale del 2024, mentre rappresentano il 20% di tutti i carichi smistati.

Anche il volume di rinfuse secche, soprattutto cereali, nei principali porti dell’India è aumentato del 3.7% su base annua.

Nuova Delhi investe sui porti

Anche in questo caso, il governo di Nuova Delhi ha deciso di supportare questa crescita, investendo anche nelle infrastrutture portuali – le prime 12 sono di proprietà del governo centrale

Ad esempio, il porto di Mumbai ha visto un aumento significativo del traffico di container, proprio grazie agli investimenti volti ad ammodernare il parco tecnologico e le infrastrutturale a servizio degli scali. 

Tutti investimenti che mirano a migliorare l’efficienza e la capacità dei porti indiani, facilitando il movimento delle merci sia a livello nazionale che internazionale.

Uno dei problemi riscontrati dai terminalisti approdati negli scali del sub-continente indiano è stato quello della scarsa preparazione e dell’inefficienza infrastrutturale dei porti, ma anche e soprattutto dei retroporti. Nel giro di pochi mesi, sovraccaricate da tonnellate di merci e da rapide chiamate a rotazione cui assolvere sui moli, le reti indiane hanno rischiato il collasso e visto diverse proteste dei lavoratori del settore.

Al contempo, è arrivata una forte richiesta di miglioramenti da parte delle compagnie di Shipping, pronte ad investire sull’India, ma in cambio di azioni concrete.

Ti potrebbero interessare