Le frodi digitali rappresentano una delle principali minacce alla sicurezza informatica di oggi. Con l’avvento della tecnologia delle intelligenze artificiali, una nuova tipologia di frodi sta emergendo con preoccupante rapidità: le deep fraud. Ma cosa sono le deep fraud, chi colpiscono e qual’è stato il loro tasso di crescita negli ultimi tre anni?
Per capirlo sono utili i dati forniti dal rapporto “The Battle Against AI-Driven Identity Fraud” pubblicato da Signicat, uno dei primi in circolazione su questo fenomeno di recentissima comparsa.
Cosa sono le deep fraud?
Le deep fraud sono tentativi di frode che utilizzano la tecnologia dei deepfake, ovvero falsi digitali altamente realistici creati con l’intelligenza artificiale.
I deepfake possono imitare l’aspetto e la voce di una persona, rendendo estremamente difficile distinguere realtà e invenzione: questo tipo di frode è davvero insidioso poiché può essere utilizzato per impersonare individui in transazioni finanziarie, processi di onboarding, e persino verifiche di identità.
Un esempio clamoroso assurto agli onori della cronaca è stata la deep fraud messa in atto ai danni di vari industriali italiani, tra i quali il petroliere Massimo Moratti, sfruttando l’identità clonata del ministro della Difesa del governo italiano Guido Crosetto.
Chi colpiscono le deep fraud?
Le deep fraud colpiscono principalmente le istituzioni finanziarie, le aziende fintech, le compagnie di telecomunicazioni e i fornitori di servizi di pagamento.
I clienti di queste aziende sono i principali bersagli dei truffatori, che sfruttano tecnologie avanzate per prendere il controllo degli account, richiedere prestiti fraudolenti e condurre altre attività illegali.
Inoltre, la crescente sofisticazione delle deep fraud rende difficile per i sistemi di rilevamento tradizionali individuare queste minacce in tempo reale.
La crescita delle deep fraud
Secondo il rapporto pubblicato da Signicat, i tentativi di frode con deepfake sono aumentati del 2137% negli ultimi tre anni.
Tre anni fa, gli attacchi con deepfake rappresentavano solo lo 0,1% di tutti i tentativi di frode rilevati, mentre oggi, rappresentano circa il 6,5%, ovvero 1 caso su 15.
Questo rapido aumento sottolinea la necessità urgente per le aziende di adottare misure di sicurezza più avanzate per proteggere sia le proprie operazioni che i propri clienti.
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I dati del sondaggio di Signicat
Il sondaggio di Signicat, condotto dalla società di ricerca indipendente Censuswide, ha coinvolto 1206 decisori in materia di frodi di sette paesi europei: Belgio, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia e Regno Unito.
I rispondenti al sondaggio appartengono al mondo delle banche, dei fornitori di assicurazioni, dei fornitori di pagamenti e delle fintech, tutti coinvolti nel processo decisionale riguardante le frodi. Le risposte sono state raccolte nel 2024 tramite un sondaggio online.
Il campione del sondaggio era composto da professionisti del settore finanziario e dei pagamenti, selezionati per la loro esperienza e coinvolgimento nella prevenzione delle frodi. La metodologia utilizzata ha garantito una rappresentatività dei vari settori e paesi europei coinvolti, fornendo una panoramica completa delle tendenze attuali e delle sfide affrontate dalle istituzioni finanziarie.
Raccomandazioni
Il rapido aumento delle deep fraud richiede un’azione immediata da parte delle istituzioni finanziarie e delle aziende.
È fondamentale adottare sistemi di rilevamento avanzati che combinino intelligenza artificiale, biometria e verifica dell’identità per proteggersi da queste minacce in continua evoluzione e caratterizzate da una velocità senza precedenti.
Inoltre, migliorare la consapevolezza di dipendenti e clienti e investire in soluzioni di prevenzione delle frodi basate sull’IA è essenziale per rimanere al passo con queste minacce emergenti e garantire la sicurezza delle operazioni e delle informazioni sensibili.