C’è persino chi rinuncia al carrello: è questo quanto emerge dal recente “Online Shopper Trends Report 2024” di DHL eCommerce che ha scandagliato l’impatto degli smartphone, delle piattaforme social e dei costi di spedizione sulle abitudini di chi fa acquisti online.
Per la prima volta, in controtendenza con i trend di crescita ‘inarrestabili’ mostrati dal commercio elettronico in questi ultimi anni, ha evidenziato un dato allarmante: il 41% degli acquirenti online rinuncia al proprio carrello digitale a causa degli elevati costi di spedizione.
Questa tendenza negativa riflette una nuova problematica emergente per i rivenditori online, che devono bilanciare l’offerta di prezzi competitivi con strategie di spedizione sostenibili: il panorama dell’eCommerce è però molto vario e passa sempre di più dallo schermo degli smartphone.
Preferenze di acquisto e Social Commerce
L’e-commerce sta subendo continue trasformazioni guidate dall’uso degli smartphone: tramite i dispostivi mobili ha preso largamente piede un nuovo modo di fare acquisti, attraverso piattaforme social – il social commerce, appunto.
Dal report di DHL eCommerce emerge che il 57% degli utenti preferisce lo smartphone come dispositivo principale per gli acquisti ed emergono anche le piattaforme più gettonate, come Shein, Temu e Zalando. Il successo di queste app risiede nell’offrire prodotti a prezzi vantaggiosi ed un’indubbia facilità sia di utilizzo, sia di controllo dei prodotti di interesse e degli acquisti stessi.
La predominanza dello smartphone come canale di acquisto principale ha anche un impatto sulla presentazione dei prodotti e sulla struttura degli shop online, dal momento che diviene ‘la’ vetrina prediletta dalla maggior parte degli acquirenti.
Anche Instagram e Facebook fanno parte delle piattaforme di acquisto online gettonate tra gli utenti. Secondo DHL eCommerce non si tratta di un fenomeno passeggero, anzi: la previsione parla di vendite tramite piattaforme di social media oltre gli 8,5 trilioni di dollari entro il 2030; un eccezionale aumento di circa dodici volte in sei anni, considerando che la stima per il 2024 si aggira sui 700 miliardi di dollari.
Consegne trasparenti
Un altro aspetto cruciale che si evince dal report è l’importanza della trasparenza nel processo di consegna. Il 65% degli acquirenti desidera conoscere il fornitore del servizio di consegna prima di procedere all’acquisto, sottolineando la necessità di fiducia e chiarezza da parte dei fornitori di servizi logistici.
Nonostante l’esplosione della domanda, i rivenditori sono sempre tenuti a mantenere standard elevati di consegna ed è un punto di forza offrire opzioni convenienti, flessibili e comode, secondo DHL.
Non sarebbe quindi un caso che il 41% degli acquirenti abbia abbandonato i propri acquisti di fronte a tariffe di consegna costose, secondo quanto rilevato dal sondaggio.
Gli acquirenti online di oggi sono molto consapevoli dei costi, il che sottolinea l’importanza di una strategia di prezzi e di consegna che deve essere ben ponderata per le aziende che operano nell’e-commerce, coniugando anche l’aspetto della fiducia nella professionalità e nell’affidabilità del servizio.
Asia nuova frontiera del Social Commerce
Il social commerce è l’altra grande tendenza che sta modificando le abitudini degli e-Shoppers: il fenomeno sta vivendo una crescita esponenziale, con previsioni di vendite tramite social media che potrebbero raggiungere gli 8,5 trilioni di dollari entro il 2030, come anticipato.
A trainare questa tendenza c’è l’Asia: i numeri sono spaventosi, con paesi come la Cina e la Thailandia, dove il 53% e il 59%, rispettivamente, degli acquirenti fa acquisti tramite i social media, generando un effetto a catena sui comportamenti di acquisto globale.
Di pari passo, il fenomeno mondiale dei marketplace basati su app ha fatto un notevole balzo avanti in quanto a popolarità, con Shein e Temu in prima linea. Si tratta di piattaforme che hanno preso piede grazie alla loro abilità nel creare un’attrattiva quotidiana fornendo agli acquirenti online un’enorme selezione di prodotti tramite app mobili facili da usare.
Secondo l’indagine DHL eCommerce, ad ogni piattaforma corrisponde un’area geografica di ascendenza: Shein risulta primeggiare negli Emirati Arabi Uniti, in Marocco e in Brasile, mentre Temu si è radicata negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi, unica eccezione di un’Europa che vede come marketplace online preferito l’ormai ‘storico’ Zalando. Nel Vecchio Continente i marketplace asiatici emergenti non hanno ancora stabilito una posizione di leadership, stando ai dati del report.