Negli ultimi anni, come è ben noto, la domanda di spazio in stiva nei riguardi del trasporto aereo merci ha registrato un incremento notevole. Il fenomeno è principalmente alimentato dalla crescita esponenziale degli ordini smossi dall’e-commerce, ha rivoluzionato il modo in cui i consumatori acquistano beni, spingendo il mercato verso una costante esigenza di forniture in tempi ristretti e picchi di quantità distribuiti in modo imprevedibile rispetto all’andamento delle classiche alte stagioni. La necessità di consegne rapide e affidabili ha dunque spinto molte aziende a preferire il trasporto aereo rispetto a quello marittimo, nonostante i costi più elevati.
In questi termini altro fattore che gioca un ruolo pesante è il passaggio dal trasporto marittimo a quello aereo per evitare gli ormai soventi colli di bottiglia e i costi nettamente più elevati del trasporto via mare, viziato dalle recenti crisi come quella del Mar Rosso, che hanno causato ritardi significativi e spinto gli spedizionieri a cercare alternative più veloci e affidabili innescando una ristrutturazione delle rotte globali, spesso con notevoli aumenti di percorrenza.
Le rotte aeree con i maggiori incrementi
Le rotte che hanno registrato i maggiori incrementi nelle tariffe e nella domanda di spazio in stiva sono quelle che collegano l’Asia con l’Europa e gli Stati Uniti.
In particolare, osservando i dati del Baltic Air Freight Index calcolato sulla base del TAC Index al 26 di giugno, le tariffe dal Vietnam verso l’Europa e gli Stati Uniti sono in forte aumento. Questo trend è stato osservato anche per le rotte in uscita da Hong Kong e Shanghai, che hanno registrato rispettivamente un aumento del 17% e del 36% su base annua.
Le tariffe dall’India, dopo un forte aumento all’inizio dell’anno, sono leggermente diminuite, mentre quelle dall’Europa sono rimaste quasi invariate. Tuttavia, le rotte in uscita da Francoforte e Londra hanno registrato una diminuzione rispettivamente del 22,1% e del 30,1% su base annua.
Negli Stati Uniti, le tariffe da Chicago hanno mostrato un andamento volatile, con un aumento dell’8,4% su base settimanale, contribuendo a ridurre il calo annuo al 9,5%. Complessivamente, le tariffe dagli Stati Uniti sono aumentate verso l’Europa e la Cina, ma sono leggermente diminuite verso il Sud America.
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L’andamento anno su anno
Stando invece ai dati di Xeneta, a giugno 2024 la domanda di trasporto aereo merci, misurata in peso addebitabile, è aumentata del +13% rispetto all’anno precedente, un trend positivo che è stato osservato durante tutta la prima metà del 2024.
Per quanto riguarda l’offerta di capacità del trasporto aereo, essa è cresciuta solo del +3% anno su anno, il ritmo più lento del 2024.Fattore di Carico Dinamico: Il fattore di carico dinamico globale, che misura l’utilizzo della capacità basato sul volume e sul peso del carico trasportato rispetto alla capacità disponibile, è aumentato del +4% rispetto all’anno precedente.
Le tariffe spot globali per il trasporto aereo merci sono anch’esse aumentate del +17% anno su anno, raggiungendo, a giugno 2024, una media di 2.62 USD per kg.
Corridoio per corridoio, le tariffe hanno subito i seguenti andamenti:
- Dal Sud-est Asiatico verso l’Europa e gli USA: le tariffe spot sono aumentate del +14% rispetto a maggio, raggiungendo USD 3.65 per kg e USD 5.32 per kg rispettivamente.
- Dal Nord-est Asiatico verso l’Europa e gli USA: le tariffe spot sono aumentate del +5%, raggiungendo USD 4.26 per kg e USD 4.00 per kg rispettivamente.
- Dalla Cina verso l’Europa e gli USA: le tariffe spot sono diminuite del -1%, raggiungendo USD 4.09 per kg e USD 4.80 per kg rispettivamente.
- Dall’Europa verso gli USA: le tariffe spot sono diminuite del -4%, raggiungendo USD 1.69 per kg.
La risposta alla domanda delle compagnie aeree
Per affrontare l’aumento della domanda e delle tariffe spot, i cui driver sono, in parte, i già citati boom dell’e-commerce, le interruzioni nel trasporto marittimo a causa del conflitto nel Mar Rosso e i miglioramenti generali nelle attività dei produttori globali, le compagnie aeree hanno adottato diverse strategie.
Molte hanno infatti aumentato la capacità delle loro flotte cargo, convertendo aerei passeggeri in aerei cargo o aggiungendo nuovi aerei cargo alle loro flotte. Questo ha permesso di aumentare la disponibilità di spazio in stiva e di rispondere in modo più efficace alle esigenze dei clienti.
Inoltre, le compagnie aeree hanno migliorato la loro efficienza operativa, ottimizzando le rotte e riducendo i tempi di transito. Questo ha permesso di offrire un servizio più rapido e affidabile, aumentando la soddisfazione dei clienti e fidelizzandoli.
Inoltre, nel secondo trimestre del 2024, i contratti di durata superiore a sei mesi hanno rappresentato il 28% del totale, indicando una preferenza per contratti più lunghi per evitare le fluttuazioni estreme delle tariffe durante la stagione di punta di fine anno.
La quota di volumi di carico procacciati nel mercato spot è diminuita del -3% rispetto all’anno precedente, rappresentando il 42% del totale nel secondo trimestre del 2024.
Aspettative per il Q4
Nel Q4 2024, il quarto trimestre dell’anno, si prevede un aumento delle tariffe del trasporto aereo merci, con possibili sovrapprezzi per la stagione di punta.
Per quanto riguarda le strategie legate alla gestione della capacità, le aziende con accordi di capacità fissi avranno un rischio ridotto, mentre quelle dipendenti dal mercato spot potrebbero affrontare aumenti significativi delle tariffe.
Dietro a questo andamento vi sono delle incertezze di mercato che persistono: nonostante la crescita della produzione manifatturiera, il Purchasing Managers’ Index ha riportato un rallentamento a giugno, con un calo degli ordini di esportazione per la prima volta in tre mesi, che coincide con volumi di vendita al dettaglio ancora deboli sia negli Stati Uniti, sia in Europa, malgrado l’inflazione in calo.