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Capodanno lunare in Cina, gli effetti sui traffici aerei

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Il capodanno lunare cinese rappresenta una delle festività più importanti al mondo, non solo per le celebrazioni che coinvolgono la seconda nazione più popolosa al mondo, ma anche per l’impatto significativo che ha sui traffici commerciali a livello internazionale.

Se, storicamente, questo periodo ha sempre visto fluttuazioni rilevanti nei volumi di spedizioni via aereo e via mare, da alcuni anni, complice l’intensificarsi del commercio elettronico, i picchi e i cali che riflettono le dinamiche del commercio e della produzione hanno assunto proporzioni inaudite.

Dal 2020, anno nel quale il capodanno lunare cinese coincise con il diffondersi della pandemia di Covid-19, i mercati dei trasporti marittimi e aerei e i volumi di merci spedite nelle settimane antecedenti e successive alla festività che ferma per 16 giorni la ‘fabbrica del mondo’ cinese hanno reso questo periodo noto anche al pubblico dei non addetti ai lavori.

Spedizioni aeree: fluttuazioni ‘lunari’ 

Le settimane precedenti al capodanno lunare, ossia le prime dell’anno nuovo per noi occidentali, vedono tipicamente un aumento dei volumi di merci spedite, seguito da un calo immediato, nelle settimane successive, una volta che la festività ha inizio. Questa dinamica si verifica puntualmente  perché molte aziende cercano di ‘fare inventario’ spedendo i propri prodotti sui mercati occidentali prima della chiusura delle fabbriche in Asia e delle interruzioni operative nei trasporti legate alle celebrazioni. 

Quest’anno il confronto tra il 2025 e il 2024 risulta complesso poiché il capodanno lunare cade il 29 gennaio, mentre nel 2024 è stato celebrato il 20 febbraio. Una differenza di tempistica sufficiente a rendere i confronti diretti meno precisi, poiché il periodo di alta attività risulta sfalsato e parzialmente sovrapposto a quello delle festività di fine anno occidentali. Inoltre, il 2024 ha visto sommarsi anche il fattore legato alla crisi del mar Rosso, che, con rotte obbligate attorno all’Africa invece che attraverso il più rapido Canale egiziano, ha fatto anticipare le spedizioni al fine di ‘fare fondo’ nei magazzini già a partire da fine estate.

Implicazioni globali sul trasporto aereo

Tuttavia, qualche dato lo si può osservare. Le rotte aeree che collegano la Cina con il resto del mondo sono fondamentali per il commercio globale e nel periodo del capodanno lunare alterano le loro dinamiche usuali. 

Secondo i dati della International Air Transport Association (IATA), le rotte più trafficate includono quelle verso gli Stati Uniti, l’Europa e altre regioni dell’Asia: il trasporto di prodotti elettronici, di abbigliamento e di altri beni di consumo ha registrato aumenti significativi su queste rotte nelle scorse settimane, evidenziando ancora una volta la dipendenza globale dalle produzioni cinesi. 

Non è casuale che le tariffe medie sulle rotte aeree che vanno dall’Asia Pacifico all’Occidente abbiano avuto un aumento settimanale del +7% avvicinandosi a fine gennaio 2025: il dato va di pari passo con un altro, ossia la quantità di merci trasportate, che ha visto le tonnellate provenienti dall’Asia Pacifico aumentare del +2% nella quarta settimana di gennaio.

In questo quadro, anche le tariffe spot medie dall’Asia Pacifico sono aumentate del 3% settimanale, con un guadagno annuale del 24%.

Influsso sulle tariffe globali

Il capodanno lunare non influisce però solo sulle rotte da e verso la Cina, ma ha ripercussioni su tutto il mercato globale del trasporto aereo perché proprio le fluttuazioni dei volumi di carico innescano una dinamica che influenza le tariffe dei passaggi in stiva, che tendono a salire a causa dell’aumento della domanda in rapporto alle limitazioni alla capacità.

Quest’anno l’incremento delle tariffe medie del trasporto aereo registrato attorno alla quarta settimana di gennaio 2025 è stato del +4% a livello globale: secondo WorldACD Market Data, corrisponde all’11% in più rispetto ad un anno fa. I prezzi applicati sulle rotte in partenza dall’Asia Pacifico sono quelle che hanno maggiormente rincarato, con un +6% settimanale.

Relativamente invariate, invece, le tonnellate totali a livello mondiale, che sono rimaste sostanzialmente stabili nella quarta settimana di gennaio 2025 (appena un +1% sulla settimana): si è verificata, infatti, una sorta di compensazione con i cali di fine stagione natalizia in chiusura di anno. La rincorsa anticipata e più diluita nel fare scorte aveva fatto registrare un +28% e un +11% nelle settimane centrali del primo mese del 2025.

Dal canto loro, le compagnie aeree reagiscono adeguando le loro operazioni per far fronte a questi cambiamenti, spesso incrementando i voli charter e sfruttando le capacità di stoccaggio extra.

Inoltre, le regioni che importano grandi volumi di prodotti dalla Cina, come Nord America e Europa, si sono trovate quest’anno più che mai – tra eventi consueti ed eccezionali, come l’asfissia di Suez – costrette a pianificare accuratamente le loro catene di approvvigionamento per evitare interruzioni durante il periodo del capodanno lunare, il che ha portato ad gestione degli stock e delle tempistiche di spedizione forse più attenta che in passato.

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