Sull’eCommerce, vero protagonista degli ultimi 365 giorni e volano per un’economia digitale che diventa ipertrofica, si hanno costanti rilevazioni: in una delle ultime si scopre, ad esempio, che Italiani e Tedeschi sono i più comprensivi nei confronti dei corrieri, tollerando maggiormente i ritardi, che i nostri connazionali spendono volentieri in fashion e tecnologia, ma che le PMI del Bel Paese stentano a dotarsi di un eCommerce.
L’indagine è stata condotta da Packlink, piattaforma di soluzioni logistiche per 36mila PMI in tutta Europa.
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Ritardi nelle consegne? No problem (in Italia e Germania)
Da questa collezione di dati si scopre che L’Italia e la Germania sono i paesi europei più comprensivi con i corrieri dell’eCommerce: i suoi clienti, infatti, non considerando il ritardo nella spedizione come un fattore di incidenza.
A dirla tutta, l’incidenza principale del ritardo nelle spedizioni per italiani e tedeschi è l’assenza del cliente al momento della consegna, con rispettivamente il 49% ed il 34% delle risposte, mentre per spagnoli e francesi è il ritardo nell’evasione dell’ordine (44% in entrambi i casi).
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Italia: ok le prime spedizioni, meglio il Drop Off
Per quanto riguarda la parte logistica e di spedizioni, in Italia è positiva la percentuale di successo nelle prime consegne, ben del 67%.
Per tutti gli intervistati europei, il vantaggio principale dei punti di ritiro o Drop Off è proprio la comodità di non dover aspettare a casa l’arrivo dell’ordine. Lo afferma il il 37% degli italiani, il 39% degli spagnoli, il 45% dei francesi ed il 38% dei tedeschi.
Cosa si vende di più
Nel primo semestre del 2021 il volume di ordini raggiunto dalle piccole imprese italiane su piattaforme eCommerce oscilla dal 10% al 20% per il 67% delle PMI intervistate. Tra le categorie merceologiche più richieste “moda e accessori” si conferma al primo posto (29.3%), seguita dal comparto di “prodotti tecnologici” (20.9%). Risultati in linea con l’andamento del mercato dell’eCommerce, in cui si prevede che il settore del fashion supererà i 5 milioni di euro entro il 2021.
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La sfida della Brexit
Packlink ha anche chiesto ai suoi clienti l’impatto che la Brexit sta avendo sulle loro attività. Italia e Spagna sono i Paesi che sono stati più colpiti dalla Brexit, in termini di volumi di vendite.
Gli italiani indicano che la Brexit ha influenzato fortemente il calo delle vendite, con il 42% delle risposte, insieme all’impatto degli “altri” fattori (39%). Gli spagnoli hanno indicato come causa principale il calo delle vendite,con il 35% delle risposte, o che hanno dovuto affrontare un pagamento più elevato di tasse doganali (con il 25% delle risposte).
I francesi riconoscono che sono questioni “altre” (52%) che stanno avendo un impatto in misura maggiore. Cosa su cui sono d’accordo anche i tedeschi (54%).
Sviluppo eCommerce in Italia
In Italia, lo scorso anno il valore degli acquisti online ha raggiunto un ammontare di 30,5 miliardi di euro. Una tendenza accelerata dalla pandemia, ma che mira a stabilizzarsi nei prossimi anni. Osservando il panorama delle PMI italiane, il periodo di lockdown ha favorito una migrazione del commercio su piattaforme eCommerce, con una crescita del +50% rispetto al 2019. Ad oggi, sono circa 70.000 le PMI che dispongono di strumenti per il commercio elettronico: un numero ancora troppo basso, inferiore ad un terzo dell’intero ecosistema di piccole e medie imprese.
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Le soluzioni eCommerce adottate dalle PMI
Dal sondaggio effettuato da Packlink, il trend adottato dalle PMI non è quello di sviluppare piattaforme proprie, che richiede risorse economiche, competenze digitali e strutturazione di processi, bensì di rivolgersi a piattaforme terze. Tra i marketplace più redditizi, le PMI italiane individuano eBay.it (per il 37.7% degli intervistati) e Amazon (25.7%), piattaforme in crescente aumento tra i professionisti. Difatti, eBay.it ha registrato da marzo 2020 un incremento pari a +53% di venditori professionali. Minori sono le PMI che preferiscono realizzare il proprio sito di commercio elettronico, ricorrendo principalmente a CMS quali: WooCommerce (19.9%), PrestaShop (16.8%) e Shopify (9.9%).
Per quanto riguarda gli operatori logistici scelti a supporto delle spedizioni, Poste Italiane è stato scelto da più della metà delle piccole imprese italiane (55.0%), seguito da SDA e UPS (entrambi scelti dal 36.1% degli intervistati).