Nel corso dell’ultimo anno, le sfide che minacciano l’economia globale non sono scomparse, è cambiata solo la loro natura. Le difficoltà derivanti dalla pandemia COVID-19 sono state sostituite da una scarsità di materie prime, da aumenti record dei prezzi e da un’inflazione impetuosa, che ha colpito praticamente tutti: consumatori, fornitori di servizi e produttori di tutti i settori. Inoltre, l’industria del TFL sta affrontando da tempo una carenza di autisti. Ma soprattutto, l’Europa ha dovuto affrontare una grande tragedia umana causata dalla guerra in Ucraina, che ha scosso il mondo in molti modi diversi.
Nonostante le numerose sfide, il Gruppo ha registrato un fatturato superiore ai 2 miliardi di euro. I principali settori serviti dall’azienda sono stati: alimentare (26%), automotive (20%), tecnologie di consumo (19%), prodotti chimici (16%), vendita al dettaglio (11%), FMCG non alimentare (8%). Nella rete logistica europea, il Road Network ha rappresentato la maggior parte dei servizi forniti (65%), seguito dalla Contract Logistics (11%), FTL e intermodale (9%), Fresh Logistics (6%), Sea & Air (3%) e infine 4PL (3%).
Leggi anche:
Raben SITTAM, cambio al vertice: Rolando Bargigia è il nuovo CEO
Leggi anche:
Vantaggi del trasporto intermodale: meno 4519 t di CO2 nel 2022, il report Raben…
Raben in Europa
Il 2022 si è confermato un altro anno di espansione per Raben Group. A febbraio è stata perfezionata l’acquisizione del 100% delle azioni dell’azienda austriaca Bexity, con cui Raben Group ha aggiunto più di 500 dipendenti e 16 sedi alla sua famiglia europea arrivando ad oggi ad avere sedi e filiali in 15 mercati europeei. Numerosi gli investimenti anche nelle infrastrutture che hanno visto la messa in funzione dei depot di Inzersdorf in Austria, Győr e Dunaharaszti in Ungheria, Etten-Leur e Hazerswoude-Dorp nei Paesi Bassi, dove è stata avviata anche la costruzione del primo magazzino emissioni zero su 15 mercati. L’azienda, inoltre, si è impegnata per compensare, almeno in parte, le difficoltà legate alla carenza di lavoratori nel settore investendo nell’automazione robotica dei processi (RPA) e permettendo ai dipendenti di utilizzare il proprio potenziale per progetti più evoluti.
Parallelamente allo sviluppo delle infrastrutture, il Gruppo ha proseguito il suo ampio progetto di espansione e riorganizzazione dei collegamenti nel Vecchio Continente: alla fine del 2022 Raben Group poteva già disporre di oltre 600 collegamenti internazionali in Europa – tra cui quasi 180 cosiddetti groupage linehaul che collegano Bulgaria, Romania, Ungheria, Slovacchia, Cechia, Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia – oltre ad aver lanciato più di 40 nuove rotte in questa regione europea estremamente importante per il Gruppo. Raben raggiungerà direttamente un maggior numero di località europee, un risultato reso possibile anche grazie ad importanti investimenti infrastrutturali quali l’apertura delle di filiali più piccole in ogni Paese per lo scambio diretto di volumi internazionali, in risposta alle aspettative del mercato e dei clienti in un clima economico in continua evoluzione e al cambiamento delle catene logistiche globali.