Search
Close this search box.

Donne nello Shipping e nella terminalistica: un nuovo capitolo di uguaglianza

Condividi

Il settore dello shipping e della terminalistica ha storicamente visto una predominanza maschile. Tuttavia, negli ultimi anni, diverse organizzazioni hanno iniziato a lavorare diligentemente per migliorare la partecipazione e la presenza femminile in questi ambiti. 

Quali siano i progressi fatti e le iniziative adottate per promuovere l’uguaglianza di genere nelle organizzazioni legate allo shipping e alla terminalistica mondiale lo si può capire basandosi sui dati forniti dall’ESPO (European Sea Ports Organisation) e dall’operatore APM Terminals.

Progressi nell’uguaglianza di genere all’ESPO

Dal 2018, l’ESPO monitora l’equilibrio tra generi nelle sue riunioni interne. Nel 2024, le donne hanno rappresentato il 41,33% dei professionisti portuali che hanno partecipato alle riunioni dell’ESPO, mantenendo una percentuale costante rispetto al 2023. 

Il Comitato Esecutivo dell’ESPO ha visto una partecipazione media del 43,48% di donne nel 2024, un aumento significativo rispetto al 34% dell’anno precedente. L’Assemblea Generale ha registrato una partecipazione femminile del 46,53% nel 2024, rispetto al 37% del 2023.

Partecipazione femminile nei Comitati dell’ESPO

Diversi comitati tecnici dell’ESPO hanno visto una crescita nella partecipazione femminile. Il Cruise and Ferry Port Network ha registrato il 62,50% di partecipazione femminile, mentre il Sustainable Development Committee ha avuto una partecipazione del 56,41%. 

Tuttavia, ci sono alcuni comitati che hanno registrato una diminuzione nella partecipazione delle donne. Ad esempio, l’Economic Analysis and Statistics Committee ha avuto una partecipazione femminile del 29,17% nel 2024, rispetto al 40% dell’anno precedente. La partecipazione femminile nei Trade Facilitation, Customs and Security, e Marine Affairs Committees è diminuita al 20,69% nel 2024.

APM Terminals e l’Iniziativa Globale per l’Uguaglianza di Genere

APM Terminals ha lavorato diligentemente negli ultimi anni per attrarre e mantenere più donne nella logistica marittima, un settore storicamente dominato dagli uomini. Con operazioni in 33 paesi, APM Terminals ha implementato politiche di reclutamento, programmi di mentorship, protocolli anti-molestie e iniziative per l’equilibrio vita-lavoro flessibili. L’APMT-Maersk Women’s Network, fondato da Lisbeth Thomas Fuller, coltiva competenze di leadership nelle donne di tutte le aree amministrative e operative.

Iniziative locali e progressi globali

In Bahrain, APM Terminals lavora in stretta collaborazione con la Strategia Nazionale per il Progresso delle Donne del regno, promuovendo un sano equilibrio vita-lavoro e garantendo un ambiente di lavoro sicuro. Grazie a ulteriori opportunità di istruzione e formazione, le donne bahreinite stanno eccellendo in varie aree, dalle operazioni cargo allo sviluppo delle infrastrutture. 

A Limón, in Costa Rica, il programma Eclosión di APM Terminals sta rafforzando l’economia locale fornendo agli imprenditori accesso a mentor, workshop e capitale di avviamento. Il programma ha finora formato 23 persone, il 72% delle quali donne, aiutando a lanciare 16 piccole imprese locali.

Nonostante i progressi nel settore della logistica marittima siano avvenuti a un ritmo più lento rispetto ad altri settori globali, la marea sta comunque cambiando. Organizzazioni come l’ESPO e APM Terminals stanno guidando questo cambiamento, elevando gli standard di uguaglianza e creando un futuro in cui chiunque sogni una carriera in questo settore emozionante e altamente gratificante possa realizzare quel sogno. L’impegno per l’uguaglianza di genere, l’equilibrio e l’inclusione sono fondamentali per il successo e lo sviluppo sostenibile delle organizzazioni e delle comunità in tutto il mondo.

Ti potrebbero interessare