Search
Close this search box.

Ottimizzare gli spazi di magazzino: lo stoccaggio verticale

Condividi
Cresce l’interesse di produttori e rivenditori di prodotti alimentari per i sistemi di stoccaggio verticale che consentono di utilizzare il minimo spazio per immagazzinamento e movimentazione

Lo stoccaggio è una delle fasi principali dell’intero processo logistico e, senza dubbio, tra le più critiche nella gestione del magazzino.

Infatti, da una sua corretta esecuzione possono dipendere le operazioni di picking e di movimentazione, influenzando l’efficienza dell’intero processo di gestione del magazzino stesso.

L’importanza della procedura di stoccaggio nasce anche dal fatto che essa deve assicurare una collocazione della merce tale da essere funzionale alle successive operazioni.

Image by aleksandarlittlewolf on Freepik
Leggi anche:
Caro energia: come tutelare il magazzino

 

Nello stoccaggio manuale vengono utilizzati, come noto, due diversi approcci contraddistinti rispettivamente dagli acronimi FIFO e LIFO.

Il primo sta per First in First Out, secondo cui il primo ad entrare è il primo ad uscire, e indica che fondamentalmente la merce stoccata per prima è la prima ad essere prelevata per uscire, nel rispetto quindi dell’ordine di ingresso.

Il secondo sta per Last in First Out, vale a dire l’ultimo ad entrare è il primo ad uscire, e impone che la merce stoccata per ultima sia la prima ad uscire dal magazzino.

La scelta di usare l’una o l’altra metodologia è dettata dal particolare tipo di merce (ad esempio, deperibile o meno), dalle politiche d’acquisto e di rivendita, dalla variabilità del prezzo (ad esempio in periodi inflattivi), dalle strategie contabili e fiscali.

Oggi si tende a disporre di magazzini automatici che prendono in carico le operazioni di stoccaggio e consentono una più veloce esecuzione della gestione e movimentazione delle merci. In essi è possibile raggiungere la merce posizionata nei diversi punti della struttura con dispositivi meccanici funzionali che facilitano le operazioni di carico e scarico oltre che di picking.

In quest’ambito, i magazzini verticali automatici stanno ampliando la loro platea di impiego in forza sia della tipologia di merce trattata, sia del segmento di utilizzatori.

 

Leggi anche:
Produttività del magazzino: una preoccupazione anche per il personale
Cosa sono i sistemi di stoccaggio verticali

I sistemi di stoccaggio verticali constano di una struttura che si sviluppa in altezza e dispone di unità meccanizzate che impilano i contenitori carichi di merci sugli scaffali in torri a più piani.

Essi sono stati a lungo utilizzati in ambito industriale per la loro capacità di raggiungere velocemente i componenti desiderati utilizzando il minimo spazio di movimentazione a terra. Caratteristica, questa, che li ha fatti preferire nel tempo ai metodi di stoccaggio tradizionali dove muletti o carrelli posizionavano le merci su scaffalature singole o multiple ma necessitavano di spazi per la movimentazione.

I magazzini verticali automatici, invece, dispongono di strutture automatiche come i trasloelevatori che provvedono al sollevamento della merce sino alla posizione di stoccaggio voluta e, potendo anche scorrere in orizzontale, sono in grado di effettuare i prelevi desiderati, ottimizzando tempi e spazi.

 

Leggi anche:
Come la flessibilità del magazzino incide su efficienza e ROI

 

Vantaggi e prospettive

La possibilità di ottimizzare tutti gli spazi disponibili nel magazzino e, al tempo stesso, operare con velocità ed efficienza sta attirando l’attenzione anche di altre tipologie di utilizzatori potenziali. 

Negli Stati Uniti l’interesse dei rivenditori di generi alimentari, ad esempio, si sta facendo sentire anche sotto la spinta della crescita dell’e-commerce che impone tempi di evasione degli ordini più rapidi che nel passato.

Ma anche in Europa e nella stessa Italia, il settore dei rivenditori di alimentari si va muovendo in tale direzione come testimoniano i contatti con le case leader nel settore dei sistemi verticali automatizzati.

Proprio secondo le indicazioni che emergono dalle manifestazioni di interesse raccolte, il fattore costo, che può essere meno oneroso rispetto a quello di altre apparecchiature automatizzate, può svolgere un ruolo non secondario.

Anche se i tempi di un allargamento della loro diffusione possono ancora essere giudicati con prudenza, i vantaggi non solo per i produttori ma anche per i rivenditori di generi alimentari sembrano gradualmente far breccia, soprattutto in settori come le merci secche che possono essere conservate a temperatura ambiente ma devono essere sempre a portata di mano.

Ti potrebbero interessare