Gli indici Baltic Air Freight e Baltic Exchange sono strumenti fondamentali utilizzati dagli stessi settori cui sono riferiti per monitorare i volumi e le tariffe spot nel trasporto merci aereo e marittimo.
Il Baltic Air Freight Index traccia le tariffe del trasporto aereo di merci a livello globale, fornendo una panoramica delle fluttuazioni di prezzo e delle tendenze di mercato, mentre il Baltic Exchange, invece, si concentra sul trasporto marittimo di merci secche, seguendo le tariffe per le diverse classi di navi, come le capesize, le panamax e le supramax.
L’Indice Baltic Air Freight
Nelle ultime settimane, l’indice globale Baltic Air Freight, calcolato dal TAC, ha mostrato una leggera diminuzione dell’1,6% settimana su settimana (WoW). Tuttavia, rimane ancora superiore dell’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Questo andamento riflette un mercato più debole rispetto alle aspettative per questo periodo di punta. Le tariffe spot dalla Cina verso la costa orientale degli Stati Uniti sono in aumento, con l’indice delle rotte in uscita da Hong Kong che mostra un incremento dell’1,9% WoW. Al contrario, le tariffe in uscita da Shanghai sono diminuite del 2,8% WoW, nonostante siano superiori del 4% YoY (anno su anno). Altre regioni dell’Asia, come il Vietnam, hanno visto aumenti delle tariffe verso Europa e Stati Uniti, mentre dall’India le tariffe sono salite verso gli Stati Uniti ma sono scese verso l’Europa.
In Europa, le tariffe di trasporto aereo sono aumentate verso la maggior parte delle destinazioni principali, inclusi Cina, Giappone e Stati Uniti. Tuttavia, l’indice delle rotte in uscita da Francoforte è calato dell’1,3% WoW, e da Londra Heathrow le tariffe sono diminuite del 6,5% WoW. In Nord America, l’indice delle rotte in uscita da Chicago è sceso del 10% WoW, con una diminuzione complessiva del 7% YoY, mentre Miami ha visto un incremento significativo delle tariffe verso il Sud America.
L’Indice Baltic Exchange
Il Baltic Exchange, che segue i tassi per le navi che trasportano merci secche, ha registrato un calo per il secondo giorno consecutivo. L’indice è diminuito di svariati punti, riflettendo una debole domanda in tutti i segmenti delle diverse tipologie di navi.
Il segmento capesize ha subito una riduzione significativa, con i guadagni giornalieri medi che sono scesi di 2.929 dollari, toccando i 23.291 dollari. Nonostante ciò, i futures sul minerale di ferro sono aumentati, sostenuti da un dollaro più debole e dall’inizio della ricostituzione delle scorte da parte dei produttori di acciaio cinesi.
Il segmento panamax ha anch’esso perso terreno, anche se in modo più marginale, con una riduzione dei guadagni giornalieri medi di 285 dollari, a 10.536 dollari. Infine, il segmento supramax ha visto un calo minimo, quasi irrilevante.
La domanda nei settori cargo aereo e marittimo
L’analisi dei dati recenti mostra un calo della domanda sia nel settore del trasporto aereo che marittimo di merci. Nel trasporto aereo, le tariffe sono state influenzate da fluttuazioni regionali, con aumenti in alcune aree come Hong Kong e Miami, ma cali significativi in altre, come Shanghai e Chicago. Nel trasporto marittimo, la debolezza della domanda è evidente attraverso tutti i segmenti di navi, con la conseguente riduzione generale delle tariffe e dei guadagni giornalieri medi.
Queste tendenze indicano una complessiva riduzione della domanda di trasporto merci, sia via aerea che via mare, in questo periodo. La volatilità dei mercati e le incertezze economiche globali continuano a influenzare negativamente i volumi di trasporto e le tariffe, rendendo difficile prevedere una ripresa stabile nel breve termine. Tuttavia, alcuni segmenti mostrano segni di recupero, sostenuti da fattori regionali specifici e dinamiche varie di mercato.