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Logistica, le vere sfide: carenza di lavoratori e modernizzazione

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Il settore logistico si trova a un bivio critico, dove la carenza di manodopera qualificata e l’obsolescenza tecnologica rappresentano ostacoli tangibili e non più ignorabili. Queste sfide, come evidenziato da recenti studi in USA ed Europa, richiedono soluzioni innovative per garantire la continuità e l’efficienza del settore.

Il settore logistico si trova a un bivio critico, dove la carenza di manodopera qualificata e l’obsolescenza tecnologica rappresentano ostacoli tangibili e non più ignorabili. 

Queste sfide, come evidenziato da recenti studi in USA ed Europa, richiedono soluzioni innovative per garantire la continuità e l’efficienza del settore.

Carenza di manodopera: problema condiviso e crescente 

Nella UE alcuni dati freschi arrivano dalla Spagna, dove il settore logistico ha visto una riduzione di 5.800 lavoratori nel solo primo trimestre del 2024, un sintomo di una problematica più ampia che affligge il settore a livello internazionale. 

Il Foro de Logística segnala un aumento della disoccupazione del 1,9% nello stesso periodo, mentre un sondaggio di Descartes Systems Group e Sapio rivela che il 76% degli operatori logistici in nove paesi europei, più Canada e USA, risentono della mancanza di lavoratori

La competizione con altri settori in crescita e l’invecchiamento della popolazione lavorativa contribuiscono a questa carenza.

Uno studio del World Economic Forum datato 2020 prevedeva che entro il 2025 circa 85 milioni di posizioni lavorative sarebbero rimaste scoperte per via della cosiddetta Talent Shortage, ossia la riqualificazione e digitalizzazione di molte competenze e il mancato accoppiamento con la formazione delle risorse umane disponibili.

Modernizzazione tecnologica: una necessità impellente 

Un’altra ricerca, questa volta di Manhattan Associates Inc., sottolinea che il 97% dei professionisti della supply chain vede la modernizzazione dell’IT come una priorità

L’84% delle aziende riferisce difficoltà nel trattenere a lungo termine il personale, aggravate dall’aumento del volume di merci da gestire, che nel 73% dei casi è cresciuto negli ultimi 12 mesi.

Nonostante gli ostacoli, vi è ottimismo per il futuro. Il 75% e il 72% degli intervistati prevedono un impatto positivo dell’Intelligenza Artificiale Generativa e della robotica, rispettivamente. Queste tecnologie promettono di ridurre le operazioni manuali e semplificare i flussi di lavoro, migliorando la soddisfazione lavorativa e l’efficienza operativa, sebbene rimanga poco chiaro come gestire la massa di lavoratori che andrebbe, in ogni caso, riqualificata e ricollocata.

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