Che cosa si intende per IE&D? Inclusione, Equità e Diversità (IE&D) sono principi fondamentali che promuovono un ambiente di lavoro in cui tutte le persone, indipendentemente dalle loro differenze, si sentono valorizzate e rispettate.
Il termine ‘inclusione’ significa creare un ambiente in cui tutti i dipendenti si sentono accettati e parte integrante dell’organizzazione. ‘Equità’ implica trattare tutti i dipendenti in modo giusto e imparziale, garantendo pari opportunità di crescita e sviluppo, mentre ‘Diversità’ si riferisce alla presenza di una vasta gamma di differenze tra i dipendenti, inclusi genere, etnia, età, orientamento sessuale, abilità fisiche e background culturale.
In ambito aziendale sono valori che è risaputo portino un vantaggio in termini di approccio e nel problem solving, per via del ventaglio di prospettive ed interpretazioni che permettono di avere a disposizione. Uno dei settori che per primo ha compreso, applicato e sfruttato queste dinamiche positive è stato quello dello sviluppo software, con le società della Silicon Valley a testimoniarne l’efficacia.
Valori aggiunti per le aziende
L’implementazione efficace della triade di valori IE&D porta numerosi vantaggi alle aziende, non solo nel settore logistico. Secondo il rapporto “Il Potere di IE&D nella Catena di Fornitura: Sbloccare Resilienza e Crescita” promosso dalla ASCM e SHRM, le pratiche di IE&D migliorano significativamente il vantaggio competitivo, il reclutamento e la fidelizzazione dei dipendenti.
Quasi tre quarti (73%) dei manager della catena di fornitura ritengono che le loro aziende superino le concorrenti quando IE&D sono implementate efficacemente. Inoltre, oltre tre quarti dei professionisti delle risorse umane in aziende con forti pratiche di IE&D riportano bassi tassi di turnover e maggiore soddisfazione dei dipendenti.
I risultati del rapporto
Il rapporto evidenzia che un approccio inclusivo migliora il senso di appartenenza e l’impegno tra tutti gli stakeholder, con significativamente positivi sul morale e sulla produttività.
Le catene di fornitura con pratiche IE&D efficaci sono più adattabili e reattive ai cambiamenti del mercato globale, migliorando il servizio clienti e la posizione competitiva.
Tuttavia, il rapporto sottolinea anche che solo il 29% dei manager della catena di fornitura e il 20% dei professionisti delle risorse umane valutano gli sforzi di IE&D delle rispettive aziende come molto efficaci, indicando la necessità di miglioramenti.
Come l’IE&D può aiutare a gestire o evitare il burnout
Il burnout è una sindrome causata da stress cronico e persistente sul lavoro, caratterizzata da esaurimento fisico e mentale, cinismo e distacco emotivo, che ovviamente si ripercuotono in una ridotta efficacia lavorativa. I dipendenti che sperimentano burnout possono sentirsi costantemente stanchi, demotivati e meno produttivi, con un aumento degli errori sul lavoro e una maggiore propensione a lasciare l’azienda.
Le pratiche di IE&D possono contribuire a ridurre il rischio di burnout in diversi modi: come anticipato, un ambiente inclusivo e equo migliora il senso di appartenenza e l’impegno tra i dipendenti, riducendo il senso di isolamento e stress.
Le politiche di equità assicurano che il carico di lavoro sia distribuito in modo più equo, evitando che alcuni dipendenti siano oberati ed altri invece ‘scarichi’. Inoltre, un ambiente di lavoro diversificato promuove una varietà di prospettive e soluzioni creative, riducendo la pressione sui singoli dipendenti generata dalla sensazione di dover risolvere problemi complessi da soli.
Le iniziative per promuovere pratiche di IE&D spesso includono programmi di formazione e sviluppo che aiutano i dipendenti a gestire lo stress e a sviluppare competenze per affrontare situazioni difficili. Quando i leader sono responsabili per il raggiungimento degli obiettivi di IE&D, si crea un ambiente di lavoro più equo e propenso al supporto reciproco, riducendo quindi il rischio di burnout tra i dipendenti.
L’implementazione efficace di IE&D, quindi, non solo migliora il benessere dei dipendenti, ma contribuisce anche a creare un ambiente di lavoro più resiliente e produttivo, portando benefici sostanziali sia per i datori di lavoro che per i dipendenti.
